L’orologio protagonista di questo articolo è un Vostok Europe e il suo nome nei cataloghi era esattamente Lunokhod 1 – 2432/5315019
Che è una delle prime versioni del Lunokhod fatto da Vostok Europe.
Non ho (ancora) trovato tracce in rete dell’inizio della produzione, posso però affermare che è nel catalogo del 2007 con una versione successiva a quella in mio possesso (e nella foto sopra), e che in quello dell’anno successivo invece non è presente.
Dunque hanno probabilmente smesso di produrlo in quel periodo
Come il nome lascia facilmente intuire è un omaggio al rover lunare sovietico Lunokhod, primo veicolo atterrato sulla Luna, comandato da terra e pensato per condurre una serie di ricerche scientifiche sul nostro satellite preferito
Era il 17 novembre 1970 e fu trasportato a destinazione dal vettore Luna 17. Le comunicazioni con la terra si interruppero il 29 settembre 1971. Durante i mesi di permanenza sulla Luna il Lunokhod ha percorso diversi chilometri ed inviato sulla terra diverse migliaia di foto.
Se siete curiosi (io non ho resistito) trovate molte delle foto qua http://www.planetology.ru/panoramas/lunokhod1 ve lo consiglio vivamente. Tenendo a mente che eravamo agli inizi degli anni ’70…
Il pervicace rover resistette sulla superficie lunare ben più dei 3 mesi dopo i quali avrebbe dovuto smettere di funzionare secondo i (precisi eh) calcoli degli ingegneri sovietici (ma forse eran stati stretti per non rischiare di far brutta figura… ah, la propaganda…)
Comunque… Visto che qua siamo per parlare di orologi torniamo a noi, la storia del Lunokhod ci servirà di nuovo dopo quando parleremo dell’estetica.
Ma intanto un’altra foto
Le dimensioni sono 41 per 37 millimetri con uno spessore (abbastanza considerevole) di 13 mm. Pesa 99 grammi e resiste a 5 atmosfere.
Il movimento che lo anima è automatico, un Vostok 2432 (con parti azzurrate, mica pizza e fichi!) dotato di 31 rubini, indicazione di giorno e notte e data (ad ore 6). Sfere e indici in SuperLuminova.
La referenza di questa specifica versione è 2432/5315019
Questa referenza fa parte della linea “Fashion”; di modelli di Lunokhod ce ne sono infatti diversi, qua sotto alcuni esempi (senza pretesa d’esaustività…)
E’ uno di quegli orologi che mi è passato diverse volte sotto il naso e che m’è sempre parso una cosa strana.
Così squadrato che pare tagliato con l’accetta, con quel cinturino che sembra un cinturone… Non so come mai poi mi ero fatto l’idea che fosse piccolo, e che il cinturino oversized servisse per farlo sembrare più grande…
Debbo dire che non è affatto così e che al polso calza proprio bene, il quadrante è chiaro e molto leggibile e la sensazione generale molto piacevole
Per tornare alla storia del Lunokhod-rover, non trovate che l’orologio -visto da sopra- sia una citazione alla forma della navetta?
La mia impressione è stata ancora più evidente considerando il cinturino. Le cuciture bianche sembrano i segni lasciati sulla superficie lunare durante il movimento e la forma generale mi ricorda molto questo
cioè la piattaforma d’atterraggio dalla quale l’esploratore meccanico ha iniziato il suo movimento.
Il quadrante è -ovviamente- l’accumulatore.
Non vi sembra di vederlo camminare allegro e romantico sul satellite di formaggio?
Parliamo anche del cinturino… Beh, certamente non è una cosa comoda da portare d’estate….
Però la qualità generale non è davvero male, anzi, ho avuto di nuovo una sorpresa rispetto quel che mi aspettavo.
E’ compatto ma morbido, buon colore e buon trattamento, anch’esso marchiato VE e Genuine Leather.
Molto probabilmente è così maneggevole e (nonostante le dimensioni generali) leggero perché è traforato nel modo che potrete vedere nella foto sotto.
Si nota qua anche la forma della cassa che è a tronco di piramide (ovvio, doveva riprendere la forma del ‘coperchio’ del rover…)
Per i curiosi, i perversi, gli smanettoni, ho provato anche a fare una foto all’orologio ‘nudo’, cioè come se avesse un cinturino ‘normale’.
E’ un’opzione piuttosto semplice da mettere in pratica, basta svitare le due borchie et voila…
Anche in questo caso (ma questa volta l’impressione me l’avevano data foto viste in rete) la scelta dei designer di Vostok Europe è stata fortunata.
A mio parere l’orologio perde davvero parecchio senza il cinturino conformato nella maniera originale (oltre a perdere i riferimenti che abbimo detto sopra).
Comunque, perché eccovi la foto in questione, giudicate da soli (perdonatemi, m’ero scordato di rimettere le borchie…):
Per finire passiamo al lato B.
Il fondello è (come spesso con VE) ricamato e istoriato da mille utilissime informazioni.
Del mio si evince -per esempio- che è il numero 212 di 999
Il fatto che sia senza lunetta me lo fa piacere ancora di più via via che lo tengo sott’occhio.
Le versioni più tipiche o con le varie ghiere (che poi hanno funzioni e/o nomi più accattivanti che utili) credo ne altererebbero la pulizia che invece mi piace. Ma è un’impressione e -soprattutto- un parere personale.
Su queste pagine trovate anche presentata la versione celebrativa del Vostok Europe Lunokhod 1 fatta nel 2005 per l’Expedition Trophy
Ho presentato per la prima volta questo orologio su CCCP-forum.it qua