L’orologio oggetto di questo articolo è un Vostok Design Ratnik (ратник, guerriero)
Ho già parlato di questa serie e raccontato la storia della sua genesi presentando la versione civile qua, questa invece è quella fornita all’esercito russo, per la precisione la versione per la marina che si chiamava, da commissione ministeriale, 6Э4-2.
Cassa e movimento (un 2616 automatico, pare rivisto da Vostok Design per guadagnarne in robustezza) sono im medesimi della versione civile già menzionata
Sul quadrante, sotto ore 12, riporta la sigla АМНЧ che sta per армейских механических наручных часов, ovvero orologio da polso militare meccanico; sopra ore 6 il logo dell’azienda Vostok Design
L’orologio è giunto (per qualche canale a noi ignoto in quanto dovrebbe essere fornitura militare) fornito di banda da braccio mimetica e accompagnato da documentazione in russo.
Tra essa il manuale di istruzioni munificamente firmato dal capo del dipartimento S 168 sn MO RF, D. A. Anikeev, dal direttore generale di Vostok Design E. G. Kogtenkov, e pure dall’ingegnere capo della detta società D. V. Alygin
Il manuale infatti, oltre ad illustrare come funzioni l’orologio ha diverse pagine (le sezioni dalla 8 alla 14) nelle quali annotare quando l’orologio sia stato assegnato e a chi, quale fosse lo scarto, cosa gli sia stato aggiustato, dove e perché
Il fondello riporta il nome del modello
E differisce da quello della versione civile e della versione fatta per WUS che sono entrambi basati sul modello per la fanteria, ovvero il 6Э4-1
E’ arrivato con la scatola più austera tra le tre, timbrata direttamente sul cartone di non eccelsa qualità
Eccovelo insieme agli altri due fratelli Ratnik di Vostok Design
Lo considero (sarà anche la sua natura, cioè il fatto d’esser stato concepito come fornitura anche militare) un orologio da bosco e da riviera, adattissimo per il duro lavoro nei campi…
…ma anche per attraversare la boscaglia durante operazioni di perlustrazione speciale…
…per non citare l’attraversamento di pericolosi deserti di sabbia…
…sia che si debbano affrontare con il pugnale tra i denti, sia lo si debba fare con un ghiacciolo in mano…
Ad ogni buon conto è un orologio discreto e portabilissimo, molto gradevole il contrasto tra cassa-lunetta chiare e quadrante scuro.
Quest’ultimo è davvero ben lavorato, come negli altri Ratnik la verniciatura è intensa e corposa.
Questo articolo deriva da una prima stesura su CCCP-forum.it che trovate qua