Il Pobeda oggetto di quest’articolo è particolare per la graziosa lavorazione del quadrante
Non sono sicuro che la corona di carica sia corretta, ma da una ricerca e da quelli nella medesima cassa presenti nella collezione di MrOatman direi che possa essere consunta ma corretta
Purtroppo -e nonostente mi sia impegnato- le foto non rendono merito al colore del quadrante.
Le ho fatte di mattina quando la lunghezza lunghezza d’onda della luce esalta le tonalità dell’azzurro e sottrae in giallo e rosso
La forma della cassa è classica, la caratteristica che però lo rende gradevole è la lavorazione del quadrante a sfondo bianco che vira sull’ambrato.
Esso è infatti percorso da una tramatura a scacchiera molto ben definita nella quale i quadretti si alternano tra pieni e vuoti che restituiscono la luce in maniera molto particolare
Gli indici sono in rilievo e verniciati in oro a riprendere la tonalità del fondo e quella delle sfere.
I primi sono ben disegnati, leggibilissimi ma garbati e le seconde sono di forma che i sovietici avrebbero definito очень вкусный
Sotto ore 12, è presente il nome del modello e l’indicazione della fabbrica, sopra ore 6 c’è la secondina e sotto l’IGP.
Questi elementi, come il giro dei minuti esterni, sono stampati in nero.
Particolare menzione alla leggibilità del quadrante piccolo con indici numerici ogni 15 secondi
Qualche riga la merita però anche la cassa, che riporta tra le anse la particolare punzonatura <Cr>
Nella discussione su CCCP-forum.it nella quale per la prima volta ho presentato questo orologio (la trovate qua) compare il parere di David Boettcher (di Vintage Watch Straps), secondo il quale la punzonatura Cr non indicherebbe il processo di cromatura ma il fabbricante della cassa.
Purtroppo però ad ora non ci sono conferme sul significato del <Cr>
Per concludere: è un altro orologio di quelli che, nonostante le dimensioni, si porta al polso con soddisfazione.
La cura nella realizzazione dei particolari (quadrante-indici-sfere) insieme all’aria sommessa e d’epoca lo rendono una miscela che gradisco e indosso volentieri.
Un’ultima foto