Quello che vi presento oggi è Vostok Century Time che non è particolarmente nelle mie grazie ma che ha comunque un bel quadrante nonostante il solito eccesso in oro abbastanza tipico di questo periodo e produzione.
Come fatto in altri casi vi rimando alla presentazione di questo Century Time azzurro per la storia della join venture russo-americana che l’ha generato.
L’esplosione di blu elettrico e cromature è questa sotto
L’intensità del colore è piuttosto piacevole e la fattura curata del quadrante pure.
La scritta Vostok sotto ore 12 è dorata e applicata come gli indici che sono ben in rilievo oltre che sormontati da un piccolo Sol dell’Avvenire di materiale luminoso; alle estreme propaggini del quadrante una corona con tutti i minuti/secondi
Le sfere sono tipiche da Vostok Century Time, la lunetta è anche lei blu, bombata e metallica; interrotta da indicatori numerici discutibili che me la rendono piuttosto indigesta.
Non fosse stato per quest’ultima il mio giudizio estetico sull’orologio ne avrebbe guadagnato.
Comunque, la lunetta riporta i minuti da 1 a 15 ed è unidirezionale
Il quadrante è lucido e lavorato dimodoché la luce ci danzi girovagando a vortice e il bel blu è molto vivido e intenso; stacca bene e si giustappone agli sfaccettati indici dorati.
Il fondello è tra i più semplici (per questa tipologia, in realtà c’è anche troppo) e, oltre a riportare il logo Vostok al centro, ci rammenta come l’orologio sia resistente all’acqua e fatto in Russia
Per concludere: nelle foto il cinturino è sottodimensionato ma è quello con il quale mi è arrivato.
Non è un orologio che indosso spesso ma lo trovo comunque significativo per un confronto con la produzione sovietica e per riflettere sul periodo storico e sociale che la Russia stava attraversando tra la fine degli anni ’90 e i primi 2000.
Ammetto di non averlo mai aperto, qualora lo facessi aggiornerò con informazioni più precise riguardo il movimento.
Un’ultima foto
Il topic nel quale ho presentato i miei Vostok Century Time su CCCP-forum.it lo trovate qua