Il protagonista di questo articolo è uno юность o Junost che vuol dire gioventù
Un orologio dal quadrante semplice e pulito dedicato ai giovani, per l’appunto, anche nelle dimensioni che sono piuttosto moderate
E’ mosso da un calibro Zaria 2008 e risale agli anni ’60, prima che la fabbrica di orologi di Penza prendesse il nome Zarja e iniziasse a marchiare con quel nome i quadranti
Ed è coerente a come lo troviamo nei cataloghi dai quali desumiamo anche come il suo “nome in codice” fosse 811270
C’è tutto il necessario perché risulti un orologio adeguatissimo alla tipologia d’utenza per il quale è pensato: segna l’ora robustamente, è di dimensioni adeguate e di buona fattura.
Risulta peraltro molto ben leggibile grazie al quadrante chiaro, minimalista e con ampi indici numerici
Essi sono disegnati con un certo garbo e una certa grazia (guardate l’8, come il 12 o il 5…), il che non dispiace per niente e contribuisce all’aria di eleganza generale di questo piccolo (è proprio il caso di dirlo) pezzo d’orologeria sovietica
Oltre a questo è dotato d’uno stile piuttosto marcato e d’una ricercatezza soave nella composizione che meritano certamente una menzione.
Si noti, sotto ore 12, la bella grafia con la quale è stato vergato il nome, sopra l’indicazione dei rubini
Le sfere sono strette, essenziali e lucide e contribuiscono alla leggerezza del totale galleggiando lievi e occhieggiando golose di angoli di luce o suoi riflessi d’ogni sorta
Mi piace in particolar modo la verniciatura del fondo del quadrante che è opaca, densa, quasi granulosa e restituisce un effetto davvero apprezzabile
Aggiungo -prima di chiudere con un ultima foto- che la cassa ne completa l’aria di sobria eleganza funzionale con le sue anse essenziali e dritte, senza concessioni a troppe voluttà pur se ben progettate: un po’ come sarebbe dovuto venir su un piccolo Pioniere
Ho presentato per la prima volta quest’orologio su CCCP-forum.it qua