Quello che vi presento oggi è un orologio piuttosto particolare che comunque si inserisce in una produzione che già conosceva Vostok, Raketa o Ruhla in casse tropicalizzate o di materiale plastico.
Alcuni esempi, simili all’orologio oggetto di questo articolo, sono quelli sotto (foto dalla rete)
Anche l’esemplare in mio possesso è infatti un Poljot, in una cassa di plastica con fondello a scatto.
Niente di che: un quadrante semplice e disegnato, nessuna applicazione, nessun abbellimento o particolare aggiunto ma una grafica, tutto sommato, piuttosto gradevole
Le ore sono disposte in circolo mentre l’indicazione dei minuti è riportata soltanto nel lato superiore e inferiore che compongono il rettangolo del quadrante.
A questo si aggiungono il nome del produttore a ore 9, il numero di rubini a ore 3 e l’Indicazione Geografica Tipica a ore 6.
Il tutto è completato dall’accattivante accento della sfera dei secondi rossa (invero in un punto un po’ sgarbata in questo esemplare…).
Qualche particolare della cassa, si noti anche il plexiglass dal profilo particolare e rialzato
Il fondello è metallico e a scatto
e il movimento è tenuto in posizione da un adattatore plastico
Per inciso il calibro è un semi-ultra-piatto Poljot 2609H a 17 rubini punzonato SUvietico e con tanto di logo
Anche il cinturino che pare ritagliato dal pneumatico di una Lada non è male, riporta tra l’altro anche il prezzo.
Direi comunque che si integra alla perfezione con questa cassa
Nei cataloghi non ho trovato il modello specifico ma credo si possa assimilare a questa serie (Molto particolare l’ultimo a destra)
L’articolo originale nel quale ho presentato questo orologio e la relativa discussione su CCCP-forum.it si trovano qua