L’orologio oggetto di questo articolo è un Vostok Troyka (o Trojka, Troika…)

Vostok Troyka Automatico

La linea Vostok Troyka dovrebbe risalire agli anni 2000 e non era direttamente prodotta da Vostok, lo dice esplicitamente in un’intervista del 2010 l’allora direttore di Vostok Internetional LTD, Vitaly Podyachev (l’intervista la potete rileggere qua).

Detto questo, come si può ben vedere, sul quadrante il logo Vostok non è nemmeno troppo nascosto…
Il marchio “Troyka” riferito agli orologi –inoltre- sarebbe di proprietà di ChasProm, una società Bielorussa, verrebbe dunque da pensare ad una joint venture russo-bielorussa.

Non ci sono conferme documentali a questa ipotesi ma è quelle che va per la maggiore anche su WUS e direi che elementi a conferma (l’associazione del logo Vostok al nome Troyka e la risposta del Direttore…) ce ne potrebbero essere.
Senza ovviamente nessuna pretesa d’esser nel giusto necessariamente.

Ma torniamo all’orologio

Vostok Troyka Automatico

Da subito mi hanno stupito la pesantezza in mano e il bel colore derivante dal trattamento della cassa.

Essa è molto ben satinata e conferisce all’orologio un bel colore grigio chiaro molto particolare.

Trovo che anche la forma sia azzeccata.
Pur essendo moderna richiama nelle anse certe vecchie casse fatte simili, con le anse a chela di granchio

Vostok Troyka Automatico

La lunetta non ha tolleranze e scatta decisa, roba da stupore su un russo…
Pur essendo bidirezionale, è spessa, solida e non perde il punto.

Debbo dire che il quadrante non si fa mancare nulla: simboli, minuti, secondi…
Forse un po’ affollato ma il fondo scuro a specchio alleggerisce la possibile sensazione di claustrofobia

Vostok Troyka Automatico

Immagino che -nelle intenzioni di chi l’ha disegnato- dovesse rimandare a qualcosa di tecnico, tra l’altro è anche di un certo spessore…

Vostok Troyka Automatico

Ma passiamo al quadrante…
…il fondo è di un bel nero lucente e riflettente (dunque difficilissimo da fotografare senza finirci dentro o renderlo un po’ più smorto di quel che è fotografando dal lato) e questo già l’ammanta d’una certa profondità fascinosa.

Gli indici, rotondi e bordati, sono applicati e di diversa forma.
Non male anche quello al 12, l’unico numerico e la bordatura della finestrella per la data

Vostok Troyka Automatico

Sotto ore 12 il famigerato logo Vostok sotteso da quello Troyka in cirillico.

Sopra l’indice a ore 6 l’indicazione АВТОПОДЗАВОД ovvero automatico, sotto si legge che è fatto in Russia.

Le sfere, soprattutto quella di ore e minuti non sono grandissime ma sono comunque in equilibrio con l’insieme: solo la punta di quella dei minuti cavalca gli indici (la sfera s’allarga subito dopo) e anche quella dei secondi arriva precisa dove deve arrivare.

Il tutto è completato da un giro di secondi che ben sta lì a connettere l’esterno ruvido della lunetta alla profondita intensa del quadrante e vanità di tutte l’altre faccende applicate.

Non so se il bracciale sia il suo (lo trovo un po’ troppo lucido) ma certamente la vocazione di questo Vostok Troyka è metallica

Vostok Troyka Automatico

Vostok Troyka Automatico

Che aggiungere?
Mentre l’attendevo mi sarei aspettato qualcosa tipo lusso-dei-poveri tipico della decadenza dell’orologeria russa (si parla di dopo il 2000) invece l’orologio da una sensazione di buona qualità.

Migliore (in quanto a percezione) di certi altri Vostok suoi contemporanei ma anche –mi sbilancerei- di qualche Vostok Cardi o Century Time.

E’ di sostanza, ben satinato, fatto -sia per la cassa che per il quadrante- con una certa cura, cioè provando ad incontrare un gusto nuovo ma non eccedendo in dorature, spargimento di zirconi o quadranti troppo smaccatamente caricaturali.

Un’ultima foto all’aperto prima di chiudere

Vostok Troyka Automatico

Ho presentato per la prima volta quest’orologio su CCCP-forum.it qua

Daniele

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